Installatore Parabole e antenne per digitale trerrestre

 

Vi offriamo installazioni accurate e garantite, dalla mono utenza del piccolo appartamento fino al sistema centralizzato e complesso per condomini.

Una progettazione accurata sara' la base dell'impianto scelto dal cliente. 


Installazione qualificata per: DIGITALE TERRESTRE E TVSAT.

    

 


Antennistica

In estrema sintesi si puo’ dire che, mentre col sistema analogico il segnale veniva trasmesso attraverso l’etere di ripetitore in ripetitore fino alla nostra antenna sul tetto e quindi all’apparecchio ricevente (tv), col sistema digitale, il segnale viene sostituito da un codice binario composto di due cifre detti bit (0 e 1) che combinati tra loro danno origine a immagini e suoni. La tecnologia digitale e’ gia’ presente nelle nostre case e nella vita di tutti i giorni da anni, basti pensare al pc, ale fotocamere, a molti elettrodomestici, alle auto che funzionano con segnali digitali.

L’evoluzione digitale (in Italia) non aveva fin qui interessato il mondo televisivo nel quale l’unica novita’ e’ stata l’introduzione del colore.

Tutte le altre innovazioni, dal multimediale al 3D, sono subordinate all’adozione del digitale.

Con il digitale, il segnale viene utilizzato direttamente senza essere convertito in analogico come avveniva prima e per poter far cio’ occorre dotarsi di un decoder, che e’ un lettore che provvede a trasformare i segnali digitali in immagini televisive.

 

 Oggi e' in espansione il sistema in HD o alta definizione.

La televisione in alta definizione, in sigla HDTV (acronimo dell'analogo termine inglese High Definition TeleVision), o anche semplicemente alta definizione, è la televisione con video di qualità significativamente superiore a quello degli standard televisivi maggiormente diffusi nel mondo nella seconda metà del XX secolo e ancora oggi molto diffusi, standard televisivi che rientrano nella SDTV. È in altre parole un termine che sta ad indicare genericamente un livello qualitativo dell'immagine televisiva.

A differenza della SDTV, in cui il rapporto d'aspetto è sia nel tradizionale formato 4:3 sia in quello widescreen 16:9, l'alta definizione moderna prevede standard unicamente in 16:9.


 

 

  COMPONENTI FONDAMENTALI


 

Antenne
Il sistema delle antenne riceventi viene installato utilizzando pali di sostegno di tipo autoportante o di tipo controventato dimensionati e fissati tenendo opportunamente conto del momento flettente dovuto alla pressione del vento sulle antenne.
Quando più antenne sono montate sullo stesso sostegno le distanze, in metri, fra esse vengono stabilite in relazione alle direzioni di orientamento e alla banda (frequenza) ricevuta. A tal proposito vedere la norma CEI 12-15.
 
Centralino
Le apparecchiatura costituenti il centralino vengono di norma raggruppate in una nicchia o quadro o pannello. La connessione alla rete deve avvenire mediante un interruttore di protezione esterno al loro contenitore. Nelle immediate vicinanze o all'interno del contenitore delle apparecchiatura elettroniche deve essere prevista una presa di corrente per eventuali servizi ausiliari (strumenti di misura, ecc.).
Le apparecchiatura elettroniche, alimentate a tensione di rete 220V~, direttamente o mediante dispositivo di alimentazione e trasformazione separati, devono essere conformi alla Norma CEI 92-1.
 
Rete di distribuzione
E'costituita da un certo numero di cavi, o colonne di distribuzione, che si diparte dal centralino a cui sono collegate le prese degli utenti secondo due schemi tipici: la rete di distribuzione in cascata e la rete di distribuzione in derivazione.
 
Schema
Per la distribuzione con prese in serie (o meglio in cascata) vengono utilizzate prese passanti che, oltre a fornire all'utente un segnale attenuato per realizzare un opportuno disaccoppiamento, assicurano la continuità della colonna di discesa.
Nella rete di distribuzione in derivazione vengono impiegate prese non attenuate di derivazione, sulle colonne di discesa, sono inseriti i derivatori che realizzano la continuità della linea e forniscono al cavo dell'utente un segnale attenuato.
Tutte le colonne montanti devono venire chiuse con un carico resistivo prossimo all'impedenza caratteristica della linea (tipicamente 75Ω); a tale scopo secondo il tipo di distribuzione si impiegano prese o derivatori terminali, o resistenze terminali.
 
CRITERI REALIZZATIVI DELL'IMPIANTO


Le condutture
Le condutture sono solitamente del tipo in tubo sotto traccia, totalmente indipendenti da quelle pertinenti alle linee di energia.
E' opportuno prevedere tracciati che risultino i più brevi e rettilinei possibili opportunamente distanziati dalle tubazioni degli impianti di riscaldamento, dell'acqua e dalle canne fumarie.
Sono ovviamente da tenere presenti tutte le regole generali di impiego delle tubazioni; in ogni caso il raggio di curvatura non deve essere minore di 7,8 volte il diametro del cavo (o comunque del minimo raggio di curvatura indicato dal costruttore del cavo). Secondo quanto prescritto dalle Norme CEI 12-15, il cavo coassiale usato per la rete di distribuzione deve avere una impedenza caratteristica di 75 Ωcon una tolleranza di ± 3Ωe le discontinuità lungo il cavo devono essere tali che il rapporto d'onde stazionarie (ROS) su uno spezzone di 100 m sia al massimo di 1,3 nella banda di frequenza da 50 a 800 MHz.
L'attenuazione deve essere inferiore a 12 dB/100 m alla frequenza di 200 MHz ed inoltre il cavo deve essere del tipo a basso invecchiamento.
La schermatura deve essere di caratteristiche tali da impedire irradiazioni che possono disturbare la ricezione di altri impianti e da proteggere l'impianto dalla captazione diretta di segnali emessi da antenne troppo vicine o di disturbi esterni (dovuti ad autoveicoli, impianti industriali ecc.).
I cavi con isolamento in polietilene cellulare espanso hanno una minor attenuazione di quelli in polietilene compatto, i quali d'altra parte offrono il vantaggio di resistere meglio alle sollecitazioni meccaniche ed all'invecchiamento.
 
Messa a terra degli impianti e dei sostegni d'antenna
Ogni impianto d'antenna essendo generalmente dotato di amplificatori alimentati direttamente od indirettamente dalla rete, e comunque connesso a uno o più televisori, può assumere tensioni pericolose in caso di perdite d'isolamento o cortocircuiti.
Per evitare pericoli di questo genere le Norme CEI 12-15 prevedono:
che le prese d'utente siano realizzate in modo da impedire il trasferimento all'impianto di tensioni di rete presenti accidentalmente ai terminali d'antenna dei televisori;
tutte le apparecchiature devono soddisfare ai requisiti delle Norme CEI 92-1;
l'impianto deve essere inoltre collegato alla terra dell'edificio.
Per quanto riguarda la protezione contro le scariche atmosferiche devono essere consultate le Norme CEI 81-1, Protezione di strutture contro i fulmini e la variante V1 fascicolo 1382V alla Norma CEI 12-15.

 

IN FIGURA UNA ANTENNA DIRETTIVA  


PROBLEMI DI PASSAGGIO CON I CAVI ?

 ECCO UNA SOLUZIONE ALLA PORTATA

 

FIBRE OTTICHE

Ci sono fibre "monomodali" o single mode che hanno un diametro di 9 micron e ci sono le "multimodali" o multi mode con un diametro di 50 micron e più.
La banda passante delle F.O. dipende dalla lunghezza della fibra.
Per i segnali televisivi si usano le single mode per percorsi fino a 20Km e bande fino a 3 GHz.
Le multi mode si usano in telefonia (trasmissioni numeriche), hanno una banda passante limitata a 200-600 MHz/Km a seconda del diametro.
Le fibre ottiche sono insensibili all'umidità (possono essere immerse nell'acqua) e sono insensibili all'elettromagnetismo.
Sono molto flessibili da maneggiare, temono solo i colpi secchi, se si calpestano, si spezzano!
Può essere vantaggioso usarle anche per tratte brevi (50-60 metri), consentono di isolare elettricamente due zone quando ci sono da risolvere problemi d'alto rischio fulminazione.
Possono essere impiegate nella distribuzione dei segnali TV in palazzi di gran pregio architettonico quando è impossibile o è sconveniente realizzare percorsi con i cavi coassiali, le fibre possono essere infilate nei tubi dell'impianto elettrico e non c'è limite alla lunghezza dei percorsi, le perdite sono quasi inesistenti: 0,2 - 0,5 dB/Km (un'attenuazione di 0,5 dB per chilometro è un sogno per un antennista) .
Alla fine del percorso non è necessario riequalizzare i segnali, se partono equalizzati arrivano identici (la F.O. è trasparente, non introduce alterazioni: ha una banda relativa microscopica. È come se si trasmettesse a frequenza fissa: parlare di distorsioni di fase e di ampiezza non ha senso). La soluzione in fibra ottica può essere vantaggiosa anche quando in un complesso con più condomini è realizzata una centrale di testa "di pregio" in un palazzo; senza doverla replicare negli altri, è possibile "portare" i segnali con le fibre ottiche, alla base di ciascun palazzo da dove partirà la distribuzione classica; avendo a disposizione il pacchetto di canali in condizione perfettamente identica a quella presente all'uscita dalla centrale di testa.
Anche il collegamento equipotenziale, indispensabile per le distribuzioni con cavi coassiali, non è necessario con le fibre ottiche! Se si considera che l'equipotenzialità fra due punti molto distanti fra loro in un impianto con i cavi coassiali non è mai perfetta, c'è sempre una ddp differenza di potenziale), si comprende il vantaggio della fibra anche ai fini della sicurezza.

 

IN FIGURA UN ESEMPIO DI DISTRIBUZIONE A 64 UTENZE.